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Il melograno: c’è chi compra una vocale e chi sceglie la vitamina C.

Il melograno: c’è chi compra una vocale e chi sceglie la vitamina C.

Capita saltuariamente sui social che ci facciate notare il “gravissimo errore” posto sulla confezione e sulle etichette dei nostri succhi benessere al melograno: “Il frutto è MELAGRANA, non farete mica i succhi con gli alberi, no?”
Potevamo, quindi, parlarvi di quanto sono buoni questi succhi e di quanto siano il simbolo della nostra presenza a Luogosano. Ma forse è più divertente così, che vi raccontiamo un po’ tutto dal seme alla semiotica. Se in questo momento non avete molto tempo per leggere o semplicemente non vi va, ma volete comunque conoscere la nostra risposta, vi suggeriamo di andare direttamente all’ultimo paragrafo.

 

ORTOgrafia, agricoltura e proprietà nutritive. 

Sarebbe stato molto facile iniziare questo articolo raccontandovi che, così come con il fico, il melograno è stato l’altro degli antichi cultivar del territorio che abbiamo recuperato con impegno. Oppure del fatto che, così come quando lo fate in casa vostra, spremere un melograno richiede un processo diverso da quello che viene utilizzato per tutti gli altri frutti e che a Luogosano utilizziamo un metodo unico al mondo. Questa spremitura, insieme alla qualità delle piante, è l’altro segreto dietro la consistenza, il gusto e le proprietà del nostro succo benessere al melograno. 

Un po’ di storia. 

Il collegamento tra ortografia e agricoltura si perde nella notte dei tempi. Se da una parte, infatti, la scrittura cuneiforme nasce probabilmente per tenere il conto delle derrate alimentari prodotte dalle fertili pianure mesopotamiche, in Italia abbiamo lo splendido esempio dell’indovinello veronese “Alba pratalia araba […] ” che non solo parla di un contadino, ma è scritto in senso bustrofedico, ovvero da sinistra a destra e poi da destra a sinistra, esattamente come il segno lasciato sulla terra dagli antichi aratri trainati dai buoi. 

Un collegamento molto forte. 

Che siano stati lasciati sulla terra, su un foglio, su una tavoletta o su un muro, agricoltura e scrittura si basano su attività che lasciano segni importanti. E noi abbiamo scavato a fondo per riportare alla luce quelli che la coltura del melograno aveva lasciato impressi nel linguaggio di tutti i giorni. Tanto per restare in tema di agricoltura e linguaggio, la stessa Accademia della Crusca, infatti, ci racconta come le parole “melograno” e “melagrana” siano da sempre utilizzate come sinonimi in letteratura. Melograno, quindi, è una parola che viene utilizzata per indicare il frutto e che oggi troviamo ancora molto presente nel linguaggio comune. Soprattutto in alcune regioni meridionali. 

Coltivare il melograno oggi. 

Nonostante i molteplici riferimenti letterari, infatti, fino a pochi anni fa il melograno aveva quasi completamente perso la propria funzione di alimento ed era stato quasi esclusivamente relegato allo status di elemento d’arredo. Il problema quindi non era tanto quello di riportare il melograno a Luogosano, quanto farlo tornare protagonista di spuntini e colazioni. Se ci pensate bene, non avete un bel ricordo dell’ultima volta che avete assaggiato un melograno: probabilmente era molto aspro e anche complicato da mangiare. Perciò, abbiamo lavorato tantissimo sulla crescita di alberi e su come potessero regalarci frutti dal sapore gradevole e ricchi di proprietà. Il melograno Zuegg non è quello che trovate in frutteria, è quello che trovate nelle bottiglie del nostro Succo Benessere. 

Coltivarlo nell’areale pugliese dove ha a disposizione un’esposizione unica al mondo e un terreno in grado di arricchirlo molto di antociani e di zuccheri naturali, infatti, ci permette di avere a disposizione una materia prima di qualità superiore anche rispetto ai paesi mediterranei più caldi. Gli antociani, per i cui benefici vi rimandiamo al nostro articolo sui mirtilli, sono anche i responsabili dei bellissimi colori rossi dei nostri melograni. Una caratteristica veramente unica.

Il terreno ci dà tanto, quindi, e noi ci impegniamo ogni giorno per rispettarlo.

L’acqua è una risorsa preziosa per questo territorio e diamo valore a ogni singola goccia. Grazie a un efficace impianto di tubi gocciolatori e plastica riflettente, i nostri melograni crescono floridi e succosi utilizzando il 30% in meno dell’acqua normalmente utilizzata per le loro coltivazioni.  

Il sapore unico del nostro succo.

Vi abbiamo già parlato del sapore aspro del melograno, ma perché il nostro succo benessere non è così?

Perché non lo spremiamo a pressione e in questo modo la parte tannica del frutto viene esclusa, lasciandoci la possibilità di sorseggiare a pieno tutto il buono di questo frutto. 

La scelta della parola giusta.

Nell’immaginario comune, quindi, la melagrana è un frutto che ha perso il proprio ruolo di alimento per entrare a pieno titolo nell’universo degli elementi d’arredo shabby chic. Mentre i nostri nonni saranno invece più portati a raccontarci di quando mangiavano il melograno

Scrivere “succo di melograno” sulle nostre bottiglie è il nostro modo di tornare all’origine del frutto anche nel linguaggio comune, richiamando la tradizione agricola taurasi e i nostri ricordi di famiglia. 

Un “errore di battitura” pieno di storia e di amore per la terra, insomma.

Il Succo Benessere al Melograno. 

Il risultato a cui ci hanno portato questi anni di prove e di ricerche è il Succo Benessere al Melograno Zuegg. A vista, lo riconoscerete subito perché splende rosso tra gli scaffali esattamente come fanno i suoi fiori a primavera tra le vallate a Luogosano. All’assaggio, capirete immediatamente tutta la differenza che c’è tra un succo al melograno e il nostro Succo Benessere. 

Ok, ma alla fine qual è il succo del discorso? Per fare un melograno ci vuole un frutto e per fare un succo ci vogliono due melograni. 

Semplice come cliccare qui per scoprire dove trovare il nostro Succo Benessere al Melograno vicino casa vostra.

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